Un progetto gratuito

Le cose gratuite sono quelle che costano di più. Come? Costano lo sforzo per capire che sono gratuite.

Cesare Pavese

Sparanise, 29 ottobre 2025


Perché è gratuito?

È gratuito perché nasce da un gesto, non da un mercato.
Perché Lettere a Stroit è stato, fin dall’inizio, un atto d’amore.
Un modo per restituire al mondo un po’ di quella bellezza che, a volte, sembra perdersi per strada.

Ho cominciato da solo, quattro anni fa, senza un piano, senza un guadagno da inseguire.
Solo con il desiderio di ascoltare, di capire, di offrire un luogo dove le persone potessero tornare umane, senza doversi sentire clienti o numeri.
Volevo che chiunque potesse scrivere senza pensare se poteva permetterselo.
Che nessuno dovesse scegliere tra il bisogno di parlare e la possibilità economica di farlo.

La gratuità è diventata, col tempo, il modo più sincero per dire ti vedo.
Perché non c’è prezzo che possa misurare il valore di una parola affidata, di una vita raccontata con onestà.
Ogni lettera che ricevo è un dono, non una prestazione.
Ogni storia che mi viene consegnata è un segno di fiducia che non voglio sporcare con il denaro.

Non lo faccio per guadagnare, ma per restituire.
Perché ho avuto tanto, e perché credo che il bene, se non si condivide, appassisce.
Lettere a Stroit è gratuito perché è nato per unire, non per dividere; per dare tempo, non per toglierlo; per far spazio, non per riempirlo.

E se un giorno qualcuno dovesse chiedermi cosa ci guadagno, la risposta sarebbe sempre la stessa:
ci guadagno in vita.
Nelle connessioni che nascono, nelle parole che restano, nei silenzi che parlano più di qualsiasi compenso.

Lettere a Stroit è gratuito perché è vivo.
Perché ciò che nasce dall’amore, non ha bisogno di prezzo per durare.

Eppure, qualcosa serve.
Non per me, ma per il viaggio che le parole devono fare.
Perché anche le lettere, per arrivare, hanno bisogno di un tragitto: una busta, un francobollo, un piccolo gesto concreto che accompagna la poesia verso la sua destinazione.

Non ci sono tariffe, né abbonamenti, né costi nascosti.
Gli unici costi da sostenere sono quelli legati alla spedizione delle lettere, niente di più.
Il resto, tutto il resto, è dono.