Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti.
Di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori, detti pensieri,
di rose, dette presenze,
di sogni, che abitino gli alberi,
di canzoni che faccian danzar le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti...
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia le pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Alda Merini
Niente denaro.
Non ci sono tariffe, né compensi, né ritorni economici.
Eppure, ci guadagno ogni volta.
Ci guadagno in ascolto.
Nel tempo che qualcuno decide di donarmi.
Nelle parole che pesano, nei silenzi che parlano, negli sguardi che si capiscono senza dover spiegare troppo.
Ci guadagno in relazioni.
In ogni scambio sincero, in ogni incontro che mi insegna qualcosa.
Nel fatto che qualcuno si fidi, si racconti, si affidi.
Ci guadagno come persona.
Perché tutto questo mi cambia. Mi fa bene.
Mi rende più umano, più presente, più vero.
In realtà, molto di quello di cui ho bisogno, già lo possiedo.
Sono fortunato: sono amato.
Amato dalle persone che fanno parte della mia vita.
E l’amore, quando c’è, è un rimedio contro tante cose.
Il denaro non mi interessa.
Un po’ per colpa di mia mamma, lo ammetto: mi ha insegnato a inseguire altri valori.
È una colpa bella però, che tengo stretta.
Lo faccio perché non voglio lasciare da sole le persone nei momenti di difficoltà e solitudine.
Lo faccio perché so cosa vuol dire cercare qualcuno che ascolti davvero.
Lo faccio perché credo che anche un piccolo gesto, se fatto con amore, possa cambiare qualcosa.
E poi, sapere che una persona si senta ascoltata, che il progetto le piaccia, che ispiri qualcun altro…
è una soddisfazione vera. Un orgoglio.
Soprattutto se un giorno riuscirò a portarlo dove serve: nelle scuole, negli ospedali, in televisione.
Là dove c’è bisogno di sentirsi accolti, anche solo per un momento.
Perché il bene offerto ritorna sempre.
A volte subito, a volte più tardi.
Ma torna.
E questo mi basta.