Passaparola

Una candela non perde nulla accendendo un'altra candela.

James Keller

Lettere a Stroit non è un contenuto da far girare, è un’esperienza da far nascere.
Non mi interessa che se ne parli tanto, ma che se ne parli con cura.
Che le persone lo scoprano perché qualcuno, un giorno, gliene ha parlato con occhi pieni e voce calma.
Che non si diffonda come una notizia, ma come una possibilità.

Per questo non farò pubblicità.
E userò Instagram solo marginalmente.
Non per disinteresse, ma per scelta.
Perché credo nella qualità più che nella quantità.
Nel contatto vero più che nello schermo.
Nelle interazioni nate al momento, più che nei post e nei like.

Promuoverò il progetto sul territorio, con il mio tempo, la mia voce, la mia presenza.
Attraverso iniziative dedicate, incontri dal vivo, piccole collaborazioni umane.
Con passo leggero, ma direzione chiara.
Con ingegno, non con fretta.

Il passaparola è una forma d’amore: chi consiglia qualcosa che ama, mette in gioco sé stesso.
E io ci metto l'anima, ogni giorno, per portare Lettere a Stroit a chi ne ha bisogno, senza gridare, senza vendere.
Solo proponendo, e aspettando che la bellezza faccia il suo corso.

Vuoi essere parte di questo scambio? Beh, allora... passaparola!


Niente è veramente nostro finché non lo condividiamo.

Clive Staples Lewis


Passaparola, per me, è anche una sfida.
Un modo per vedere come me la cavo davvero.
Come so promuovere qualcosa in cui credo.
Come riesco a creare rete, costruire alleanze, attivare strategie che rispettino l’anima del progetto.

Voglio farlo senza urlare, ma con la precisione di chi conosce la propria direzione.
Voglio dimostrare che si può arrivare alle persone anche senza rincorrere numeri.
Voglio vedere cosa succede quando ci metti testa, cuore e pazienza.

Anche questa parte fa parte del mio cammino: un’occasione per mettere in gioco il mio sapere, la mia sensibilità, la mia capacità di intuire direzioni nuove.

Passaparola è uno specchio che mi aiuta a capire meglio chi sono, e come so far vivere le cose che creo.

E sai una cosa?
Credo di potercela fare.
Me lo sento.