Lettere a Stroit è un progetto di ascolto, parola e presenza. Nasce dal desiderio profondo di offrire uno spazio autentico in cui le persone possano scrivere, essere lette e ricevere una risposta sincera. Una risposta vera, umana, ragionata.
È un gesto contro la fretta, un invito alla profondità.
Un percorso fatto di lettere scritte a mano, di tempo dedicato, di fiducia reciproca.
Un’idea semplice eppure rara: credere che anche una sola parola possa fare la differenza.
Questo manifesto racconta ciò in cui credo, dove sto andando, e come ogni passo – anche il più piccolo – possa lasciare un segno buono nel mondo.
Qui per ascoltarti
Quando qualcuno ti ascolta davvero senza giudicarti, senza cercare di prendersi la responsabilità per te, senza cercare di plasmarti, ti senti tremendamente bene. Quando sei stato ascoltato ed udito, sei in grado di percepire il tuo mondo in modo nuovo ed andare avanti.
Carl Rogers
Perché tutti hanno una Storia
Credo che ogni vita sia un romanzo inedito, scritto a matita sul margine dei giorni: pagine di gioia, graffi di dolore, capitoli lasciati in sospeso. Lettere a Stroit nasce per dare voce a quelle pagine che spesso restano chiuse nel cassetto del silenzio. Il mio perché è semplice e immenso insieme: sono convinto che nessuno meriti di sentirsi personaggio secondario nella propria storia. Quando apro una busta e scorro le parole di chi scrive, sento il battito di un cuore che chiede di essere ascoltato senza filtri, con autenticità. In quel momento capisco che la bellezza non sta nel rispondere «al meglio», ma nel restituire presenza, nell’accogliere con delicatezza l’unicità di chi affida il proprio vissuto alla carta. Ogni lettera è un ponte che avvicina due sponde: chi racconta e chi risponde. Io sto al centro, custode di quel passaggio, e il mio impegno è onorarlo con rispetto profondo, affinché chiunque possa rileggersi e riconoscersi, magari per la prima volta, come protagonista di una narrazione degna di cura e meraviglia.
Tutto è iniziato da un ciao, come stai?
Non è cominciato con un’idea brillante o con un piano strutturato. È cominciato con una domanda vera. Di quelle che oggi sembrano piccole, ma che in certi momenti possono cambiarti la giornata. A me sta cambiando la vita. In un mondo dove le parole si rincorrono ma l’ascolto si fa raro, quella semplice domanda, “ciao, come stai?”, può offrire lo spazio per esprimersi davvero. È un invito a fermarsi, a guardare oltre la superficie, a riconoscere l’altro come persona, con le sue storie, le sue fragilità, le sue speranze. Lettere a Stroit è nato proprio da questo bisogno: restituire valore a quella domanda, farla diventare un gesto concreto. Perché a volte basta proprio un “ciao, come stai?” per aprire una porta che nessuno vedeva più. E dietro quella porta, spesso, c’è un mondo che vale la pena ascoltare.
Un progetto dedicato a te
A chi, nella compagnia del dolore, ha trovato la propria preghiera.
A chi, dall’abbraccio della sofferenza, ha trovato la forza per rialzarsi.
A chi, nel volto della fatica e della solitudine, non ha mai smesso di cercare un motivo per sorridere.
Lettere a Stroit è nato per te. Per chi ha bisogno di uno spazio autentico dove poter dire davvero come sta, senza filtri né paura. Qui non ci sono copioni, solo la possibilità di aprirsi e raccontare la propria storia con sincerità.
È un luogo fatto di parole scelte con cura, di ascolto vero e di risposte che nascono dalla gentilezza e dalla fiducia.
Non importa chi sei, quali sfide stai vivendo o da dove arrivi: questo progetto è per te, per la tua voce, per la tua verità.
Perché ogni lettera è un passo che facciamo insieme, una piccola luce che ci avvicina.
Il risultato è stato un progetto di cui essere fiero
Costruire Lettere a Stroit non è stato semplice. Ci sono state notti in bianco, dubbi, cambiamenti, tentativi e ricominciare da capo. È stato un lavoro fatto con pazienza e passione, perché sapevo che ogni dettaglio contava, che ogni parola doveva essere scelta con cura. Come si dice ne il Piccolo Principe, “È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante.” Questo progetto è il frutto di quel tempo, di quell’attenzione, di quell’amore dedicato a un’idea che volevo far diventare reale. Il risultato è un progetto di cui sono fiero, perché nasce dall’impegno autentico e dal desiderio profondo di fare la differenza, una lettera alla volta.
Un progetto sostenibile
Lettere a Stroit non è solo parole, è anche responsabilità. Responsabilità verso le persone, ma anche verso il mondo in cui vivo e che condivido con te. Per questo scelgo di agire con attenzione, cercando di ridurre il mio impatto ambientale in ogni passo: dalla scelta dei materiali alla gestione delle attività. Ogni lettera, ogni gesto, è pensato per lasciare un segno leggero, ma significativo.
Con iniziative come Passi leggeri, voglio dimostrare che anche un piccolo gesto, se fatto con consapevolezza, può contribuire a un cambiamento più grande. Questo è il mio modo di prendermi cura, non solo delle storie che raccolgo, ma anche del pianeta che abitiamo insieme.
Il mio partire da zero
“Se parti da zero, non hai nulla da perdere.”
Queste parole di Tracy Chapman raccontano bene quello che è successo a me.
Ho iniziato senza certezze, senza un piano perfetto, ma con la voglia di mettermi in gioco, senza paura di sbagliare o di essere giudicato. Ho accettato ogni difficoltà come parte del percorso, imparando passo dopo passo.
Con impegno e determinazione, ho fatto del mio meglio per trasformare un’idea in qualcosa di concreto, di vero.
Partire da zero è stato il mio punto di forza, la libertà di creare senza limiti, con il cuore aperto.
La mia missione è conquistare il mondo e le stelle
“Chi ha un perché per vivere può sopportare quasi ogni come.”
Questa frase di Nietzsche riassume la forza che mi guida ogni giorno.
La mia missione è chiara: voglio conquistare il mondo e le stelle, portando Lettere a Stroit ovunque ci sia bisogno di ascolto, di vicinanza, di parole sincere. Voglio creare un ponte tra persone, abbattere distanze e solitudini, offrire uno spazio dove la verità possa emergere senza paura. Non è solo un sogno, è un impegno quotidiano che affronto con passione e determinazione, perché so che il perché dà senso a tutto il resto.
La mia visione è un'Italia che scrive
“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.” Seneca.
La mia visione è chiara: guardare lontano e far conoscere Lettere a Stroit a tutti, perché le cose belle devono passare, sempre.
Credo nel potere delle parole, nel valore di ogni voce che sceglie di raccontarsi, e nel sogno di ispirare persone a unirsi a questo cammino. Non vedo l’ora di superare i confini di questa storia, di raggiungere orizzonti lontani e di costruire una rete di ascolto umano e gentile. Lettere a Stroit è nato per essere condiviso, per moltiplicare la sua forza attraverso le voci di chi attende di essere ascoltato. E tu sei fondamentale in questo viaggio, perché senza di te non potrei navigare così lontano come desidero.
Un progetto tra persone
Questo progetto non sarebbe nulla senza di te.
Lettere a Stroit nasce e vive dentro le storie che ci portiamo dietro, nelle parole che decidiamo di condividere.
Non è un’idea chiusa in un libro o in uno schermo: è fatta di persone, di volti, di emozioni reali.
Siamo in questo insieme, uno a uno, con le nostre fragilità e la nostra voglia di esserci.
È un cammino condiviso, dove ogni lettera è un gesto di fiducia, un passo verso l’altro.
Qui, non si è mai soli.
I principi del progetto sono soltanto due
I valori da cui tutto germoglia
Steve Jobs diceva: «Dovete credere in qualcosa: l’istinto, il destino, il karma, qualsiasi cosa. Questo approccio non mi ha mai tradito, e ha fatto la differenza nella mia vita.» I valori di Lettere a Stroit nascono da questa stessa convinzione profonda: fiducia nell’intuito, rispetto per il percorso di ognuno, e apertura al cambiamento. Al centro ci sono valori fondamentali come umanità, ascolto, lealtà, sostegno e fratellanza, che guidano ogni parola e ogni gesto. Sono i semi da cui germogliano le relazioni e le storie che questo progetto vuole coltivare. Credere in questi valori significa dare senso a ogni lettera e costruire un luogo dove le persone si sentano accolte, ascoltate e valorizzate.
No a secondi fini
Lettere a Stroit è un progetto di crescita personale, autentico e sincero.
Non si tratta di uno studio né di una ricerca, e non ci sono interessi nascosti o finalità professionali dietro a questa iniziativa.
Questo progetto non è legato alla mia tesi di laurea né ad altri obiettivi accademici o commerciali.
Qui non ci sono secondi fini: l’unico scopo è creare un luogo dove le parole possano davvero incontrarsi, e dove chi scrive e chi risponde possa crescere insieme, con onestà e trasparenza.
Il mindset con cui lavoro
Il mio approccio è semplice: apertura, pazienza e umiltà.
Non cerco più la perfezione, ma il progresso costante.
Sono pronto a imparare dagli errori, ad ascoltare senza giudizio e a mettermi in gioco ogni giorno.
Credo che la vera forza stia nella capacità di essere autentici e presenti, anche quando la strada è difficile.
Questo mindset guida ogni passo di Lettere a Stroit, perché solo così posso costruire un progetto vero, umano e duraturo.
Poco, ma che sia significativo
Non serve fare tanto per fare.
Quello che conta davvero è ciò che ha valore, anche se piccolo.
In Lettere a Stroit preferisco puntare su gesti semplici ma carichi di significato, perché credo che la qualità delle parole e dell’ascolto superi sempre la quantità. Ogni lettera, ogni momento dedicato è un tassello prezioso, capace di lasciare un segno reale. Meglio poco, ma fatto con cuore e attenzione, che tanto e vuoto di senso.
50 e 50: ci siamo soltanto noi due
Questo progetto è un dialogo tra te e me, una relazione fatta di scambio e fiducia.
Non ci sono intermediari, né pubblico da impressionare.
Siamo solo noi due, con le nostre parole, i nostri pensieri, le nostre storie.
Un equilibrio perfetto, dove ognuno ha il proprio spazio e il proprio valore.
In Lettere a Stroit il rapporto è autentico, diretto, senza filtri: 50 e 50, sempre.
Uno sguardo al futuro
Il futuro di Lettere a Stroit è un orizzonte aperto, pieno di possibilità.
Voglio continuare a coltivare questo spazio di ascolto e condivisione, farlo crescere piano, con cura e rispetto.
Sogno un progetto che attraversi confini, che tocchi vite lontane e diverse, ma sempre con la stessa umanità e attenzione.
Il cammino sarà fatto di passi piccoli ma decisi, di continue scoperte e di incontri autentici.
Con te al mio fianco, ogni traguardo sarà un nuovo inizio, perché la vera forza sta nel viaggio condiviso.
Con il coraggio di chi crede nelle parole,
