Tre gattini, arrivati in momenti diversi, ma con lo stesso destino.
Li abbiamo trovati per strada, o forse sono stati loro a trovare noi.
Ora hanno una casa, una cuccia tutta per loro,
e una scorta inesauribile di coccole.
Non è servita una decisione.
Facevano già parte della nostra storia.
È bastato uno sguardo per innamorarsi.
Anche senza parole, era chiaro che ci stavamo aspettando.
Uno per uno, come se fosse scritto da sempre.
Oggi sono le mascotte ufficiali di Lettere a Stroit,
perché rappresentano il cuore di questo progetto:
quell’arrivo inaspettato che ti cambia il passo,
quel legame silenzioso che, semplicemente, ti fa sentire a casa.
Ma non solo.
Sono diventati parte del progetto perché raccontano, a modo loro, qualcosa di più profondo:
quello che succede quando entri nella vita di qualcuno senza preavviso…
e resti.
Quando un legame nasce dal nulla, cresce in silenzio e diventa cura.
Diventa fiducia. Presenza.
A volte non serve spiegare tutto.
Basta riconoscere ciò che ha scelto di restare.
E poi, Lettere a Stroit è un po’ come loro:
arriva quando meno te lo aspetti, ti guarda con occhi sinceri, si prende il suo tempo…
e se gli lasci uno spiraglio, ti si accoccola addosso.
E non se ne va più.
C’è chi ha un team.
Io ho tre gatti.
E, forse, alla fine, è la stessa cosa.