
come il suono dell’orologio.
Il tempo è prezioso.
Per chi scrive. Per chi ascolta. Per chi, anche solo per un attimo, sceglie di esserci.
Per questo ho creato un sistema di appuntamenti su misura: cinque calendari, ognuno pensato per accogliere richieste diverse, senza confusione, senza attese indefinite.
Calendario generale
Per chi vuole parlare, sapere, capire qualcosa in più sul progetto.
Calendario mappamondo
Per provare ad entrare nelle scuole, università, ospedali, case famiglia, istituti penali.
Calendario di riserva
Per richieste urgenti o situazioni che non possono aspettare.
Calendario giornalisti
Per interviste, collaborazioni o approfondimenti editoriali.
Calendario iscritti
Riservato a chi sta partecipando a Lettere a Stroit.
Ogni mese ho la possibilità di gestire fino a 50 appuntamenti totali.
Non per capriccio, ma per due motivi precisi.
Il primo è pratico: la piattaforma che uso per fissare gli incontri è esterna, e ogni appuntamento ha un costo.
Oltre una certa soglia, dovrei sostenere spese che, al momento, non posso permettermi.
Il secondo è una questione di tempo e rispetto.
Voglio dedicarmi anche a chi ha scelto di partecipare: leggere le lettere, rispondere con attenzione, seguire ogni storia come merita. Non sarebbe giusto fare tutto di fretta, o trascurare qualcuno.
Eppure non volevo chiudere la porta a chi ha ancora bisogno di capire, di scrivermi, di parlarmi.
Così è nata la modalità su appuntamento: per creare uno spazio ordinato, che tiene conto dei limiti… ma che non rinuncia alla presenza.
Perché il tempo, se lo si sa ascoltare, diventa un modo per volersi bene.
Anche qui. Anche così. Tic tac.